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Julya Rabinowich: Spaltkopf (Testa bifida), Wien, Edition Exil, 2008

Spaltkopf (2008), romanzo d’esordio della scrittrice austriaca Julya Rabinowich (1970), narra la storia di una famiglia di ebrei russi che negli anni Settanta lasciano Leningrado – l’odierna San Pietroburgo – per trasferirsi in Occidente. Questo viaggio senza ritorno, come del resto tutta la storia, è visto e raccontato da Mischka, la figlia sradicata, strapiantata, che… Continue reading Julya Rabinowich: Spaltkopf (Testa bifida), Wien, Edition Exil, 2008

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Chiara Conterno intervista Julya Rabinowich

Lo Spaltkopf rappresenta la rimozione che, di generazione in generazione, assume una forma sempre più insistente. Simboleggia anche il meccanismo che sovente trasforma le vittime in colpevoli, quando quelle, in un secondo momento, non rielaborano gli avvenimenti. Nei miei lunghi anni di interprete alle sedute di psichiatria e psicoterapia ho osservato il fenomeno per cui gli uomini si trasformano quando, durante la visita, cominciano a rimuovere in maniera seria; le voci mutano e diventano cupe. I pazienti sembrano comandati a distanza, in maniera analoga, e paiono temporaneamente posseduti da un’entità esterna.