conversando con...

Maristella Petti intervista Marcos Bagno

Il Brasile è un Paese nato da un lungo e doloroso processo coloniale, con tutto ciò che questo implica, incluse le questioni di lingua. La lingua maggioritaria tra di noi, il portoghese brasiliano, è una lingua relativamente giovane, se comparata alle lingue europee. Nessuno può dire che il portoghese brasiliano ha 500 anni, solo perché i primi colonizzatori arrivarono qui 500 anni fa. Il portoghese impiegò più di tre secoli a imporsi come lingua maggioritaria in Brasile.

a proposito di...

Europa Anno Zero. Maristella Petti intervista Eva Giovannini

Ho iniziato a seguire le destre nazionaliste europee nel 2012 quando, allora per Piazzapulita (La7), ho coperto le elezioni francesi e il primo vero exploit del Front National guidato da Marine Le Pen. Da allora ho intervistato due volte la leader del FN, ho seguito l'affermarsi di Alba Dorata in Grecia, le spinte islamofobe in Germania e quelle autoritarie in Ungheria. Quando l'editore Marsilio mi ha proposto di scrivere un libro, ci è sembrato normale dargli la forma di un viaggio, di un reportage nel cuore dell'Europa attraverso sei paesi diversi e al tempo stesso simili nelle inquietudini politiche.

Memorie d'oltreoceano

Politica e biblioteca in Brasile. Maristella Petti intervista Luciana Grings

siamo gli eredi della Biblioteca Reale di Portogallo, arrivata nel nostro Paese quando D. João VI fuggì dall'invasione delle truppe napoleoniche nel 1808 e portò con sé una biblioteca di 60000 esemplari, la cui acquisizione da parte del giovane Impero brasiliano avvenne nel 1825, attraverso il Trattato di Pace e Amicizia tra Brasile e Portogallo. Inizialmente, l'archivio fu accomodato nelle catacombe dell'Ospedale del Terzo Ordine del Carmo, per poi essere trasferito nel 1858 a rua do Passeio (Rio de Janeiro), nel quartiere Lapa.