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Giorgia Karvunaki intervista Riccardo Duranti 

La foto di copertina è di Edo Irons

Sembra funzionare l’insolito modo scelto di avvicinarmi agli autori attraverso un insieme di parole, legate alla loro vita e alle loro opere e collegate all’alfabeto greco o italiano.
Così dopo il poeta, traduttore, editore greco Dinos Siotis, ho pensato di proporre ai lettori un altro poeta, traduttore, editore non greco, bensì italiano. Un poeta che ha conquistato il pubblico greco all’evento che ho avuto l’onore e il piacere di coordinare presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene nel novembre del 2019 dal titolo ‘Composizioni poetiche di diciassette sillabe. Sulle tracce dell’haiku in Italia e in Grecia’. La tv giapponese ha preparato un documentario su di lui. Il poeta è Riccardo Duranti.
Riccardo Duranti ha insegnato a lungo Letteratura Inglese e Traduzione Letteraria presso La Sapienza. Ha ricevuto il premio nazionale per la traduzione nel 1996 e il premio Catullo nel 2014. Ha tradotto l’opera omnia di Raymond Carver e autori come John Berger, Philip K. Dick, Cormac McCarthy, Michael Ondaatje, Nathanael West, Richard Brautigan, Caryl Churchill, Elizabeth Bishop, Henry David Thoreau, Edward Bond, KaeTempest, Wendell Berry e Robert Coover. Tra gli autori di letteratura dell’infanzia da lui tradotti segnaliamo: Roald Dahl, Ted Hughes, Margaret Mahy, Britta Teckentrup, Patricia MacLachan, Eric Malpass, Yuval Zommer. Tra i suoi libri di poesia: Bivio di voce (Empirìa, 1987), The Archer’s Paradox(The Many Press, 1993), L’affettuosa fantasia (Aracne, 1998), Made in Mompeo, haiku e immagini (con Rino Bianchi, Corbu, 2007) e Meditamondo (Coazinzola Press, 2013). Nel 2015 è uscito il suo primo libro di racconti: L’orsacchiotto Carver e altri segreti (Ianieri). Vive sui Monti Sabini dove gestisce un uliveto.

A – America
Rapporto contraddittorio come contraddittorio è il paese, il continente. Quindi le contraddizioni si moltiplicano. Da una parte, certe premesse giuste ben presto tradite e un grande sogno trasformato in incubo (specie per le popolazioni autoctone, ma non solo). Dall’altra, l’utopia negata di cui si cerca disperatamente di raccogliere le scintille buone: per me la poesia americana contemporanea ha avuto un effetto liberatorio. I miei primi tentativi poetici risalgono all’adolescenza, ma i semi erano stati gettati da mia madre cui piaceva recitarci a memoria filastrocche e poesiole. Il ritmo di quel semplice linguaggio “speciale” (perché diverso dal discorso quotidiano) ha influenzato la mia sensibilità linguistica infantile ed è riemerso più tardi come veicolo sintetico ed efficace per portare testimonianza del proprio accidentato rapporto conoscitivo col mondo. All’inizio, però, i miei sforzi erano tormentati dall’inconscio confronto con la tradizione poetica studiata a scuola. Scrivere con settecento anni di tradizione poetica italiana alle spalle che giudicano i tuoi esperimenti poetici può avere effetti inibitori gravi. Me ne sono liberato proprio rivolgendomi a tradizioni poetiche diverse, in altre lingue, soprattutto, appunto, grazie alla scoperta della poesia americana contemporanea. Nella mia esperienza, la libertà che respiravo in quell’ambito è stata determinante, specie dopo che ho scoperto la possibilità di importarla (anche per il tramite della traduzione – la libertà può contagiare anche tradotta – può sembrare un paradosso, ma tutto l’atto della traduzione lo è: la mia personale definizione di traduzione è una cosa impossibile che si può fare)

B – Bugia
Una forma di difesa (ma non sempre funziona) che nasce dal sogno dell’essere umano di modificare la realtà. La realtà è troppo forte e finisce quasi sempre per reimporsi.

C – Carboncella 
In Sabina, dove vivo, è la varietà principale di oliva coltivata che conferisce all’olio il suo ottimo sapore. È piccola, nerissima, testarda e profumata. Caratteristiche che ritrovo, non solo etimologicamente, nell’editor Giorgia Karvunaki che mi fa domande in ordine alfabetico.

D – Diversità
Elemento essenziale, sia a livello biologico che a livello letterario. Se la curiosità prevale sulla paura è un potente fattore di crescita. Per questo, alla comodità dell’omologazione cerco di preferire il rischio dello sperimentare.

E – Errore
L’unico modo di imparare. È solo uscendo dal solco che comprendiamo la retta via.

F – Forestiero
Un gioco di specchi che va evitato, riconoscendo la nostra fondamentale unicità e universalità. (Toh! Un altro paradosso…)

G – Grecia
Sono stato molti anni in contatto con la cultura greca: prima al liceo con gli studi classici, poi nel matrimonio con una greco-americana e quindi immerso anche nell’ambiente famigliare e soprattutto culinario neo-ellenico. L’esperienza è finita poi male, ma sento molta nostalgia per la suocera cretese scomparsa e per le sue dolmades.
La prima volta che sono stato in Grecia, nel 1971, c’erano i Colonnelli e mi divertivo a fischiettare musiche di Theodorakis per sfidare il clima repressivo, con grande scandalo dei miei parenti acquisiti greci. Adoro la luce e la gastronomia greca.

H – Haiku
Esercizio poetico che raccomando. Ne ho scritti (e perduti) migliaia.
Il beneficio maggiore che personalmente ho ricevuto dalla pratica dello haiku è quello di un riequilibrio del rapporto con la Natura.
Nel corso della storia l’uomo è passato da una succube posizione di superstizioso timore dei fenomeni naturali a una di arrogante pretesa di dominio e di controllo su di essi. Mi pare si possa sintetizzare così il risultato essenziale della rivoluzione industriale. Le conseguenze di questo atteggiamento cominciano a essere sotto gli occhi di tutti. Il conflitto inerente all’estrema contrapposizione egemonica tra uomo e Natura può essere paragonato alla ribellione di alcune cellule all’organismo cui appartengono: una parte presume di dominare il tutto e imporre la propria volontà, senza rendersi conto che ogni danno inflitto all’organismo ospite si ripercuote negativamente anche sulle cellule che ne fanno parte, convinti invece di trarre solo benefici dall’imposizione della propria assoluta volontà.
Ecco, la poesia in generale e lo haiku in particolare mi pare siano il miglior strumento per ristabilire un rapporto più sano: il reciproco rispecchiamento tra soggetto umano e oggetto naturale porta a riconoscere e celebrare il mutuo legame su tutti i complessi piani dell’esistenza.
Per evitare l’incosciente accelerazione della Caduta forse l’antidoto più efficace è costituito da questa umile pratica di
Scandire i fiati
tra silenzio e silenzio
su tre gradini…

I – Inferno
È tra noi quando ci rifiutiamo di affrontare le contraddizioni e scegliamo vecchie, vecchissime scorciatoie (che peggiorano la situazione) Cfr. Ucraina vs Russia.

L – Lungimiranza
L’arte di trasformare in profezia la nostra miopia.

M – Mente
Uno strumento potente, anche se non sempre efficiente. Bisognerebbe difenderla da pigrizia, incrostazioni e condizionamenti. Bisognerebbe farne miglior uso.

N – Nascita
Della mia ho un ricordo molto vago, soprattutto olfattivo e tattile: l’asciugamano di spugna bianco in cui mi avevano avvolto. Ma ricordo distintamente quelle dei miei due figli (cui ho assistito) e quelle di numerosi animaletti che mi hanno tenuto compagnia negli anni. Un miracolo.

O – Ora
La cosa più potente e più effimera che sia mai esistita (se poi esiste davvero… ecco che sparisce all’orizzonte proprio ora…)

P – Paradiso
Il giardino, la Natura, presa nel verso giusto, di umiltà e apprendimento meravigliato, non di dominio… Altrimenti si trasforma nel suo luogo complementare (cfr. sopra, alla lettera I)

Q- Qualunquismo
La peggiore pandemia che affligge la politica. Comunque, il nome  inganna… Non vince l’uomo qualunque, ma sempre gli stessi…

R – Rughe
Essenziali per tracciare la mappa dell’esperienza.

S – Storia
“L’incubo da cui tento di svegliarmi” (cit. da Joyce). Però è interessante osservare come le nostre vicende individuali finiscono per essere assorbite (e annullate, dopo esserne state pesantemente condizionate) dal fiume in piena che avanza, mantenendo intatta solo la somma delle nostre contraddizioni.

T – Traducibilità (in poesia, in prosa)
L’unica vera fede che ho nella vita: la traduzione è la sola cosa impossibile che si può fare. E continuo a praticarla. Recentemente ho tradotto Robert Frost proprio per dimostrargli (postumamente) che si sbagliava a definire la poesia “ciò che si perde in traduzione” e che, invece, la poesia è “ciò che sopravvive alla traduzione”.

U – Ucraina
Cfr, Inferno sopra. Sono allibito e disgustato dall’enorme regressione e dall’insensato spreco che i conflitti violenti comportano, specie se si servono di strumenti sempre più avanzati.

V – Violenza
Ne ho orrore. Di quella esterna, certo, ma soprattutto di quella interiore che si annida nelle proprie frustrazioni.

Z – Zen
A parte le caratteristiche sviluppate storicamente dal buddhismo e altre filosofie mistiche dell’antichità (penso all’Erfan sviluppatosi in area persiana prima ancora del sufismo), sono convinto che sia un modo connaturato alla natura umana senza limiti antropologici e geografici. Un modo di sintonizzarsi sulla natura paradossale del mondo, che resiste ai tentativi di razionalizzazione estrema.

J – Jazz
Uno dei generi musicali che preferisco. Improvvisare sul noto a volte porta all’ignoto e al nuovo. Ho chiamato così anche uno dei miei cani.

K – Karma
Un’altra legge fondamentale dell’universo. Esistono cause ed effetti. L’illusione del potere è quella di sfuggire a questa legge. Esempio macroscopico sotto gli occhi di tutti tranne che della maggior parte dei politici: il riscaldamento globale.

W – Whisky
L’apprezzo, ma in modiche quantità. Preferisco l’ebbrezza auto-indotta dalla mente libera.

X – Xenofobia
Non riconoscersi allo specchio e mettersi paura delle proprie contraddizioni, proiettandole nel posto sbagliato.

Y – Yoga
Ne intuisco le potenzialità, ma non sono mai riuscito a entrarci e a praticarlo. Le volte che ci ho provato, ero confuso dall’imitare con una frazione di ritardo l’esempio della maestra e alla fine, frustrato, mi mettevo a ridere.

Arahova

 

 

L'autore

Giorgia Karvunaki
Giorgia Karvunaki è nata in Grecia, a Creta, a Canea. Ha studiato in Italia Lingua e cultura italiana per stranieri, Scienze Politiche - Indirizzo Internazionale, Insegnamento dell'italiano come LS, Sceneggiatura e in Grecia Traduzione  - Traduttologia. È membro associato e National Convener per la Grecia dal 2007 della Commissione internazionale per la storia delle istituzioni rappresentative e parlamentari (ICHRPI), Rappresentante accreditata del Nosside, Premio Internazionale di Poesia (Unesco) e Membro dell'International Theatre Institute (ITI). Vive ad Atene dove lavora come insegnate, traduttrice, promotrice culturale e ricercatrice storica. Le sue traduzioni, le sue interviste e i suoi articoli, sono stati pubblicati in riviste cartacee ed elettroniche in Grecia, in Italia e in Romania. Le sue traduzioni di opere teatrali sono state messe in scena in Grecia e in Italia. Nel 2018 è stata premiata dall'Istituto Italiano di cultura di Atene con il ‘Premio Luigi Pirandello’.