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Giorgia Karvunaki intervista Peter Sragher

Peter Sragher è nato a Bucarest nel 1960. Ha studiato letteratura tedesca e inglese presso l’Università della sua città natale. È presidente del dipartimento di traduzioni letterarie di Bucarest dell’Unione degli Scrittori Rumeni. Ha pubblicato otto raccolte di poesie, apparse in Romania e all’estero, l’ultima delle quali dal titolo: Poemele dunării / danub poesie, brumar, Timisoara, 2020. Nel 2017 ha pubblicato un libro di prosa, Cartea lui David (“Il libro di David”), con acquerelli di David-Thomas Sragher. Ha tradotto poeti contemporanei austriaci, quali Bernhard Widder, Ernst David, Gerhard Kofler, Bruno Weinhals Si Christian Loidl. Ha partecipato a molti festival di poesia in Romania e all’esterο. È caporedattore della rivista mensile online sulla traduzione letteraria Revista de traduceri literare.

Chi è Peter Sragher e cosa vorrebbe che i lettori italiani sapessero di lui?

Sono un poeta e traduttore che spesso organizza eventi letterari in Romania e all’estero. Sono due le cose che amo fare: vivere attraverso la cultura, e promuovere la cultura. Coordino il dipartimento di Traduzione letteraria dell’Unione degli scrittori rumeni. Stiamo pubblicando l’unica rivista di traduzione letteraria in Romania (rivista mensile, online).  Inoltre organizziamo degli incontri che chiamiamo Colloqui di traduzione letteraria, in modo da promuovere in Romania questa professione cosi difficile e cosi bella. Abbiamo recentemente organizzato, con l’aiuto di Iossif Venturas, Presidente della Società degli autori greci, due incontri di poesia online con 7 poeti rumeni e 7 poeti greci, uno dei quali lo si può vedere al seguente link. Come poeta amo i luoghi che si trasformano attraverso le mie parole in poesia. Un odore, un’immagine, un volto, possono far nascere una poesia. Basta solo guardare le cose con gli occhi dell’anima. Quindi, amo sia scrivere che promuovere la cultura, la letteratura.

Chi erano gli scrittori e i poeti che amava prima di iniziare a scrivere e quali ha aggiunto durante il suo percorso di scrittura?

Il poeta nazionale rumeno Mihai Eminescu è stata la mia fonte di ispirazione, insieme ai poeti George Bacovia, e Tudor Arghezi. Mi hanno altrettanto affascinato i poeti tedeschi Johann Wolfgang von Goethe, Gerard Manley Hopkins, Rainer Maria Rilke, ma anche poeti contemporanei come Konstantinos Kavafis, Paul Celan, Dylan Thomas, T.S. Eliot, Allen Ginsberg, Anne Waldman, e.t.c.

Qual è il valore della parola – delle parole, nell’era della sovrainformazione?

I discorsi e le parole possono essere molto potenti, se si usano i trucchi retorici che aiutano a mantenere l’interesse del pubblico. Abbiamo una grande sfida da affrontare: i social media che affievoliscono l’attenzione sulle parole, spostandola su avvenimenti molto brevi e storie che stanno sovraffollando Internet. Bisogna sforzarsi per tirar fuori parole e discorsi per lo più poco interessanti attraverso questa rete di informazioni. Dobbiamo avere dei valori ed essere naturalmente selettivi. Promuovere la poesia e la cultura in generale, in modo che sia interessante non solo per gli intellettuali, ma per tutti coloro che amano la bellezza nell’arte dello scrivere.

Qual è l’importanza, la necessità e la ricezione della poesia nel periodo particolare che stiamo attraversando?

La poesia è solo una delle forme d’arte nel panorama della letteratura e della cultura in generale. Decenni fa è stata sfidata dal cinema, dalla radio, dalla televisione, oggi la sfida arriva dai social media.  Bisogna trovare la strada giusta verso il pubblico, attraverso letture di libri appena usciti, per creare una connessione tra il pubblico desideroso di belle parole e il poeta. Queste letture devono essere concepite per coinvolgere il pubblico, in modo che il desiderio di leggere poesie cresca. Il poeta deve essere, deve diventare un attore, per portare la poesia all’anima di ogni singola persona che partecipa a un evento..

Qual è il ruolo della poesia oggi nel definire le identità collettive? Identifica una comunità linguistica, nazionale o piuttosto si muove verso una dinamica globale?

Ci sono moltissime tendenze nella poesia. Solo in Romania abbiamo avuto diverse ondate di stili poetici negli ultimi venticinque anni. Che dire della poesia slam, della poesia sonora (quest’ ultima è stata fondata più di cento anni fa, ma oggi ha nuovi adepti). Poi abbiamo la forma classica, la poesia in versi sciolti e così via, tendenze che sopravvivono nelle diverse generazioni poetiche. Oltre alla poesia tradizionale e ai rinomati festival di poesia, ci sono negli Stati Uniti principalmente, ma anche in Europa, eventi a microfono aperto che danno voce al resto dei poeti. La poesia slam che si è sviluppata negli Stati Uniti all’inizio degli anni Ottanta del secolo passato, è diventata una tendenza globale che fonde, ad esempio, il rap con la poesia.

Qual è il rapporto tra poesia e soggettività? Esiste un ego poetico ‘puro’?

La poesia è il puro ego, generalmente la più profonda immagine della parola-arte che può anche impiegare i suoni. Spesso porta all’essenza i sentimenti e i pensieri dei poeti. Anche se apparentemente cerca di oggettivare il sé interiore e la realtà, è anche l’esperienza più personale mai provata. Dopo la musica, ovviamente.

Traducibilità in poesia e prosa. Qual è la sua opinione?

La possibilità di tradurre un’opera di poesia o di prosa in un’altra lingua ha varie problematiche. Per esempio in una lingua si ha una specifica configurazione fonetica dei suoni che in qualsiasi altra lingua è diversa. Inoltre le regole grammaticali sono diverse. Le parole portano dei significati diversi, delle sfumature che hanno a che fare con la cultura specifica, con le abitudini, con la civiltà. La traduzione è un avvicinamento alla lingua di arrivo. Secondo me, il compito più importante di un traduttore è quello di trasmettere lo spirito dell’autore e della lingua di partenza nella lingua di arrivo.

Le sue poesie sono state tradotte in altre lingue. Collabora con i traduttori che traducono i suoi testi?

Sì, devo collaborare, perché sono di madrelingua rumena.  Conosco il tedesco e l’inglese. Quindi, traduco io stesso le mie poesie in tedesco e in inglese, ma chiedo dei suggerimenti a madrelingua, per essere sicuro che le poesie parlino al pubblico di quei paesi. Avendo una buona conoscenza di queste due lingue, posso accettare o rifiutare suggerimenti, se ritengo che non trasmettano lo spirito della mia poesia. In altre lingue è più difficile, poiché le mie poesie sono apparse in cinese e in greco, e sono state recensite in diverse altre lingue.

Nel contesto dell’intertestualità, quale pensa che sia il rapporto tra la letteratura e le altre arti?

Secondo il modo di dire dei latini: ut pictura poesis. È potente il rapporto tra poesia e pittura, davvero importante. Io stesso ho scritto poesie ispirato da alcuni dipinti e persino da una scultura antica. Per fare un esempio, ho scritto una poesia ispirato dal discobolo che si trova davanti all’antico Stadio Olimpico di Atene. Inoltre, due amici pittori si sono a loro volta ispirati ad alcune mie poesie. Poesia e musica. Un compositore di musica contemporanea ha scritto un brano di musica per soprano dopo aver letto una mia poesia. Abbiamo anche l’esempio di Michelangelo che scrisse belle poesie. In Romania, il poeta di talento Floarea Țuțuianu è anche pittore.

Conosce la poesia e la prosa contemporanea italiana e greca? C’è un poeta o uno scrittore che ammira particolarmente?

Sfortunatamente conosco poco il panorama poetico italiano. Riguardo ai poeti greci, Kavafis e Ritsos sono tra i miei autori preferiti. Della nuova generazione mi piacciono le poesie dei Antonis Fostieris, di Liana Sakelliou, e di Manolis Pratikakis. La Grecia ha una potente scena poetica e un’incredibile tradizione che è sopravvissuta al passare dei secoli e sta diventando ancora più forte.

Poesia inedita

L'autore

Giorgia Karvunaki
Giorgia Karvunaki è nata in Grecia, a Creta, a Canea. Ha studiato in Italia Lingua e cultura italiana per stranieri, Scienze Politiche - Indirizzo Internazionale, Insegnamento dell'italiano come LS, Sceneggiatura e in Grecia Traduzione  - Traduttologia. È membro associato e National Convener per la Grecia dal 2007 della Commissione internazionale per la storia delle istituzioni rappresentative e parlamentari (ICHRPI), Rappresentante accreditata del Nosside, Premio Internazionale di Poesia (Unesco) e Membro dell'International Theatre Institute (ITI). Vive ad Atene dove lavora come insegnate, traduttrice, promotrice culturale e ricercatrice storica. Le sue traduzioni, le sue interviste e i suoi articoli, sono stati pubblicati in riviste cartacee ed elettroniche in Grecia, in Italia e in Romania. Le sue traduzioni di opere teatrali sono state messe in scena in Grecia e in Italia. Nel 2018 è stata premiata dall'Istituto Italiano di cultura di Atene con il ‘Premio Luigi Pirandello’.