Biografie dei relatori

Biografie delle autrici
(in ordine alfabetico)

Chloé Delaume

Chloé Delaume (Parigi, 1973), è un’autrice e performer francese. Il suo debutto letterario avviene nel 2000 con Les Mouflettes d’Antropos sulla scia di un genere che rimarrà alla base della sua produzione: l’autofiction. Collaboratrice e fondatrice di riviste letterarie, direttrice di una collana presso l’editore Joca Seria, Chloé Delaume pratica una vera e propria ricerca sull’Io che viene trasposta in romanzi (da Le Cri du sablier del 2001 a Dans ma maison sous terre del 2009), in racconti (da ultimo Le Deuil de deux syllabes nel 2011), in pièce teatrali (Au commencement était l’adverbe nel 2010), nonché in testi che mescolano autofiction e saggistica (La règle du je nel 2010). Autrice dalla voce originalissima, non esita a confrontarsi con il celebre gioco da tavolo Cluedo (Certainement pas, 2004), il videogioco The Sims (Corpus Simsi, 2003) o il librogame (La nuit je suis Buffy Summers, 2007).

Tatjana Gromaca

Tatjana Gromaca (Sisak 1971) nel 1995 consegue la laurea in Filosofia e Letterature comparate all’Università degli Studi di Zagabria, dopo la quale lavora nell’ambito dell’Istruzione, pubblicando opere letterarie e saggistiche per varie testate culturali. Nell’anno Duemila inizia la collaborazione con il settimanale di approfondimento politico “Feral Tribune”, per il quale cura una serie di reportage documentaristici e di recensioni letterarie; esordisce con la raccolta poetica intitolata Nesto nije u redu? (Zagreb, Meandar, 2000), acclamata sia dalla critica, sia dal pubblico. Il suo romanzo Crnac (Zagreb, Durieux, 2004) è già stato portato in scena dal Teatro nazionale di Fiume nella stagione 2008/09. Il suo ultimo lavoro, annotazioni documentaristiche sulla vita istriana, sono state riunite nella raccolta Bijele vrane. Price iz Istre (Zagreb, Profil, 2005). L’insieme delle opere letterarie di Gromaca è stato tradotto in tedesco, sloveno, polacco e ceco, mentre singoli testi, la poesia e le opere saggistiche hanno visto la luce in molte altre lingue europee, dall’ungherese, al turco, svedese, russo, greco e francese. Per il suo primo libro, Nesto nije u redu? , l’autrice viene premiata dall’Accademia berlinese dell’Arte, mentre Crnac le vale il premio del Centro culturale austriaco, il premio dell’Associazione degli editori indipendenti della Croazia e infine la targa onoraria, il premio della biblioteca universitaria di Varsavia. Attualmente vive in Istria e lavora per il quotidiano di Fiume “Novi List”.

Markéta Pilátová

Markéta Pilátová (1973) è un’ispanista, scrittrice, giornalista e traduttrice ceca. Si è laureata in Storia e Lingue romanze all’Università di Olomouc, dove ha lavorato per i sei anni successivi come assistente. Ha svolto per due anni il ruolo di lettrice presso la cattedra di slavistica dell’Università di Granada e al contempo ha iniziato a lavorare come redattrice del settimanale ceco Respekt. Ha anche vissuto in America latina, dove ha insegnato il ceco alle generazioni successive di emigrati in Brasile e Argentina. I suoi due romanzi Zluté oci vedou domu (2007) e Má nejmilejsí kniha (2009), usciti entrambi per i tipi della prestigiosa casa editrice praghese Torst, sono stati nominati ai premi Josef Skvorecky e Magnesia Litera e tradotti in diverse lingue europee quali tedesco, portoghese, polacco, olandese e spagnolo. L’autrice ha lavorato come capo redattrice della rubrica internazionale del settimanale Respekt ed ha scritto per diversi altri media cechi. Attualmente, vive a Praga dove lavora presso l’Istituto di cultura spagnolo Cervantes.

Julya Rabinowich

Julya Rabinowich nasce nel 1970 a San Pietroburgo (allora Leningrado), città che lascia all’età di sette anni, quando emigra a Vienna con la famiglia. Dal 1993 al 1996 studia Traduzione e Interpretariato all’Università di Vienna, e, dal 1998 al 2006, Arte Pittorica e Filosofia all’Università per le Arti Applicate (Vienna). Nel 2006 inizia a lavorare come traduttrice simultanea durante sedute di psichiatria e psicoterapia con profughi di diversa provenienza, arrivati in Austria. Vive a Vienna dove svolge le attività di autrice, drammaturga e pittrice. Per quanto riguarda la sua produzione letteraria si ricordano i drammi Nach der Grenze (2007), Orpheus im Nestroyhof (2008), Stück ohne Juden (2010). Ha inoltre pubblicato in varie antologie, ad esempio in Schreibrituale (2004), Angekommen (2005), Wienzeilen (2009) , nonché in numerose riviste, tra cui “Falter” e “Der Standard”. Spaltkopf (2008) è il romanzo d’esordio, mentre il suo ultimo lavoro è il romanzo breve Herznovelle (2011). La bravura della Rabinowich è stata riconosciuta dalla critica che già nel 2003 le ha assegnato il premio “Schreiben zwischen den Kulturen”, e nel 2009 Spaltkopf è stato insignito con il primo premio dei Rauriser Literaturtagen 2009.

María Reimóndez Meilán

María Reimóndez Meilán nasce a Lugo nel 1975 e pubblica il suo primo libro, Moda Galega, nel 2002. L’anno successivo il suo O Cadermo de Bitácora riceve il premio “Mulleres Progresistas” di Vigo come miglior romanzo; si tratta del primo di una lunga serie di riconoscimenti letterari. Professionalmente lavora come interprete e traduttrice, ma si impegna attivamente nella cooperazione internazionale fin dal 1994, fondando poi la ONG “Implicad@s no desenvolvemento”, che si occupa in particolar modo di combattere la discriminazione di cui è ancora vittima la donna in alcune zone del mondo ed è attiva in India dal 1998 e in Etiopia dal 2003. Ha inoltre fondato la “Asociación galega de profesionais da traducción e da interpretación”, di cui è segretaria.

Adina Rosetti

Adina Rosetti nasce nel 1979 nella città di Braila, cittadella sul Danubio, all’est della Romania. La sua formazione è in economia e giornalismo. Dal 2004 collabora presso riviste culturali come “Dilema veche” e “Dilemateca”. La curiosità e il talento nella scrittura la fa presto diventare una delle più note giornaliste su tematiche femministe e femminili della rivista “Elle”. Riceve il premio nazionale “Il giovane giornalista dell’anno 2007” per la sezione culturale. Nel 2010 pubblica per Curtea veche il romanzo Deadline, esaltato in maniera unanime dalla critica.

Claudia Rusch

Claudia Rusch, nata a Stralsund nel 1971, cresce in una famiglia apertamente dissidente nei confronti del regime. Completa il liceo prima della caduta del muro, dopo la riunificazione studia germanistica e romanistica a Berlino e a Bologna. Vive come scrittrice a Berlino. Nel 2003 pubblica Meine freie deutsche Jugend, nominato per il Deutscher Buchpreis nel 2004 e nel frattempo tradotto in varie lingue, tra cui l’italiano (La Stasi dietro il lavello). Il racconto, a tratti autobiografico, narra la storia di un bambino che cresce quasi completamente isolato nella società tedesco-orientale, ed è espressione del confronto, tipico di tutta una generazione, con il tema dell’infanzia e della crescita nella DDR, confronto che oscilla tra critica e “ostalgia”. Nel 2009 segue Aufbau Ost, un viaggio attraverso il passato e il presente della Germania orientale. Nel 2010 viene pubblicato Mein Rügen che riprende lo stile del resoconto di viaggio per proseguire il confronto con la realtà dei Länder orientali visti attraverso uno sguardo affettuoso e disincantato sul paesaggio.

Eleni Stassinù

Eleni Stassinù (Patrasso 1948) è membro dell’”Unione Panellenica degli Scrittori” e dell'”Associazione degli Scrittori Greci”. Esordisce con la collana poetica Le sofferenze della mutazione del 1991. Quest’opera è stata presentata in molteplici sale teatrali con l’accompagnamento musicale di grandi musicisti greci. Seguono l’opera poetica Droghe e 13 del 1992, che è stata drammatizzata, musicata e accompagnata dal virtuoso percussionista delle Olimpiadi: Nikos Tuliàtos. Segue la collana poetica Oltre del 1998, i romanzi: La comare Margarita del 1997, Evasione verso la luce del 1999, Stefano dell’oliveto del 2000, La Santa meretrice del suo cuore del 2001, L’impero dei presuntuosi 2003, Audizione del 2004, Notti di sottomissione del 2007 che in 50 giorni fa due edizioni. Del 2011 è La donna di Delfi. Scrive anche delle favole che sono state pubblicate sulla rivista di Logos e Arte “Rogmès”. Tre delle sue opere sono fra i dieci romanzi più venduti in Grecia.

Biografie degli schedatori
(in ordine alfabetico)

Leontyna Bratankova

Dottoranda di ricerca in “Scienze del linguaggio” presso l’Università per Stranieri di Perugia e in “Lingue romanze” presso l’Università Carlo di Praga. Si occupa di acquisizione lessicale di apprendenti di italiano. Traduce dal ceco.

Attilio Castellucci

Critico e traduttore. Insegna “Lingua e letteratura galega” e “Lingua e traduzione spagnola” presso l’università “La Sapienza” di Roma, e lavora come traduttore dallo spagnolo e dal galego.

Chiara Conterno

Assegnista in letteratura tedesca presso l’Università di Verona, si occupa soprattutto di lirica tedesca del Ventesimo secolo e di giovane letteratura contemporanea. Traduce dal tedesco.

Anna Drakopoulou

Traduttrice dall’italiano al greco e viceversa. Promotrice di svariati eventi e attività per la diffusione del neogreco e della cultura greca contemporanea in Italia.

Raluca Lazarovici

E’ dottore di ricerca in letteratura rumena. Ha insegnato lingua rumena presso le Università di Trieste e di Udine, e lavora come traduttrice dall’italiano al rumeno e viceversa.

Neira Mercep

Dottoranda in Slavistica presso l’Università di Padova. Si occupa dei fenomeni che influenzano il campo letterario in relazione al linguaggio massmediatico. Traduce dal croato all’italiano e viceversa.

Gabriella Pelloni

Critica e traduttrice. Insegna letteratura tedesca presso l’Università di Padova e è titolare di una borsa di ricerca presso l’Università di Verona.

Marika Piva

Assegnista in letteratura francese presso l’Università di Padova, si occupa prevalentemente di Chateaubriand e di letteratura contemporanea con particolare attenzione alle scritture dell’io.