Secondo me scrivere è un compromesso. È un compromesso con la mia epoca, con la mia lingua, con il mio Paese. Non posso modificare il destino di vivere all’inizio del XXI secolo, di scrivere in portoghese e di vivere in un Paese chiamato Brasile. Questi fattori, uniti alla mia origine sociale, formano tutta una visione del mondo alla quale, pur volendo, non si può rinunciare.