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La biblioteca del CERN di Ginevra. Mario Coffa intervista Tullio Basaglia

Tullio Basaglia ha un BSc in Library and Information Science conseguito presso l’Università` di Aberyswtyth. Ha lavorato come bibliotecario di reference presso la Biblioteca Centrale di Ingegneria del Politecnico di Torino dal 1988 al 1996. È bibliotecario presso il Scientific Information Service del CERN dal 1997 e dal 2009 è responsabile della biblioteca e del bookshop presso il SIS. È presidente di AILIS (Association of International Librarians and Information Specialists di Ginevra) dal 2010.

Partiamo dall’inizio: cosa contiene il patrimonio bibliografico della biblioteca del CERN?

Le collezioni della biblioteca del CERN servono a supportare la ricerca scientifica condotta dal laboratorio. Si tratta di ricerca scientifica di base nella fisica delle particelle, che come tale non ha ricadute immediate in ambito applicativo. Lo strumento principale della comunicazione scientifica in questa area tematica è il cosiddetto preprint o pre pubblicazione, che presenta risultati preliminari della ricerca.
Di conseguenza, il catalogo della biblioteca, il CERN Document Server (CDS – cds.cern.ch), che assomma in sé’ le funzioni di deposito istituzionale e di catalogo della biblioteca, conta più` notizie bibliografiche di pre pubblicazioni e di rapporti che di libri.
Il CDS da` accesso a una nutrita serie di collezioni di documenti scientifici e amministrativi, che rispecchiano la varietà` e la complessità` della vita e dell’attività` del laboratorio: è molto difficile darne conto in dettaglio. Una collezione particolarmente ricca e interessante è quella delle fotografie: decine di migliaia di immagini tratte dall’archivio del servizio fotografico del CERN e numerizzate recentemente rappresentano un patrimonio prezioso per ricostruire la storia del CERN dalla sua fondazione nel 1954.

Che servizi offre la biblioteca? È solo una biblioteca specializzata ad uso degli addetti ai lavori oppure è fruibile anche al pubblico esterno?

La biblioteca offre i classici servizi di una biblioteca universitaria: oltre al prestito e alla riproduzione dei documenti, il prestito interbibliotecario e la fornitura di documenti, diamo accesso a una pluralità` di basi di dati specializzate, a pagamento o gratuite. La maggioranza delle collezioni e` accessibile online, anche al di fuori del sito fisico del CERN.
Tuttavia, occorre precisare che la banca data più` utilizzata dai nostri utenti (INSPIRE, inspirehep.net ad accesso libero) ci vede nella veste di produttori, in collaborazione con i maggiori laboratori di fisica di particelle del mondo. Inoltre, uno dei servizi più utilizzati è quello di consulenza e accompagnamento a proposito delle tematiche relative alla pubblicazione di articoli e di dati ad accesso libero.
La biblioteca è fruibile al pubblico esterno solo su richiesta, che deve essere motivata da ragioni di ricerca scientifica. Questo vale anche per l’archivio del CERN. A queste restrizioni si aggiungono purtroppo le misure restrittive derivanti dalla pandemia.

L’eterogeneità del vostro centro, dei vostri laboratori e delle persone che compongono tutto il team di scienziati e non solo (provenienti come sappiamo da ogni parte del mondo), si riflette anche sulla biblioteca?

Ci sono due riflessi, il primo più` visibile, il secondo meno:
– Ovviamente la collezione dei libri vede la lingua inglese prevalere, ma abbiamo libri in alcune decine di lingue.
– Uno dei principi informatori dell’attività` di ricerca al CERN è quello della “diversità`”: al CERN non si fa solo ricerca sulla fisica delle particelle o sul bosone di Higgs, ma i soggetti e i progetti di ricerca sono molto vari e le collezioni sono chiamate a riflettere questa diversità`. Questa esigenza costituisce una sfida, perché` il nostro bilancio non consente di soddisfare adeguatamente tutti i bisogni. Il prestito interbibliotecario supplisce egregiamente alle eventuali lacune della collezione. Per fortuna la rete delle biblioteche scientifiche svizzere è eccellente e ci permette di ottenere virtualmente ogni documento di cui abbiamo bisogno.

Il CERN SCIENTIFIC INFORMATION SERVICE è il vostro canale per l’erogazione dei servizi di archivio e biblioteca e che contiene anche un’interessante sezione dedicata all’Open Access. Come si pone la biblioteca del CERN in merito a questo aspetto?

Il Scientific Information Service è il nome del gruppo di cui fanno parte, oltre all’archivio e alla biblioteca, le sezioni che si occupano di INSPIRE e dell’Open Access.
La biblioteca collabora con la sezione Open Access per l’elaborazione di strategie per la negoziazione di accordi Read & Publish con gli editori e per sviluppare moduli di formazione destinati agli autori che desiderano pubblicare i loro articoli o i loro dati in modalità` Open Access.

Sul versante delle risorse digitali la biblioteca possiede anche una Digital Library, la ACM Digital Library. Cosa contiene e come funziona in breve?

La ACM Digital Library comprende le pubblicazioni in testo integrale della Association for Computing Machinery e la ACM Guide to Computing Literature, che è una base di dati bibliografica.

In un piccolo spot presente sul sito della vostra biblioteca si recita, alla fine del video: “CERN might be the coolest place in the universe…but the library is the coolest place at CERN”. Una frase fantastica e che credo sintetizzi al meglio il clima, oltre che la qualità, dell’ambiente nella vostra biblioteca. Qual’è il segreto di questo risultato?

Mi scuserete per l’immodestia, ma questo slogan e` l’adattamento mio di un motto che ricorre su alcune pagine web di presentazione del CERN (in cui, come avrete capito, si allude al freddo estremo degli apparati criogenici). Il segreto – se tale si può definire – consiste nella forte motivazione derivante dal contesto umano e professionale del CERN, che è molto “esigente” e allo stesso tempo stimolante.

Infine, cosa vuol dire per lei essere bibliotecario ed inoltre esserlo alla biblioteca del CERN?

Il bibliotecario è una professione di servizio. I contesti in cui questo servizio si concretizza differiscono fra loro, ma lo scopo finale resta sostanzialmente lo stesso: l’avanzamento della conoscenza e l’impatto positivo che ne deriva sul benessere materiale e morale di una comunità`. Al CERN si ha la possibilità` di contribuire a evidenziare l’importanza della cultura e della formazione scientifica per la società`.

mario.coffa@aib.it

https://mariocoffa.wixsite.com/eportfolio/libraryworldtour

 

 

 

 

 

L'autore

Mario Coffa
Mario Coffa
Mario Coffa archivista e bibliotecario, laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Perugia (2005) e diplomato in Archivistica e Paleografia presso la Scuola di Archivistica dell’Archivio Segreto Vaticano (2010). Dal 2010 Lavora per CAeB (Cooperativa Archivistica e Bibliotecaria) presso le biblioteche dell’Università di Perugia come bibliotecario e come archivista presso l'Archivio Storico del Comune di Gubbio. Si occupa di Biblioteche Digitali e formazione in ambito di biblioteconomia digitale. Nel 2014 membro del Comitato Esecutivo Regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (AIB) sezione Umbria, membro del gruppo AIB sul portfolio professionale e nel triennio 2017-2020 Presidente eletto di AIB Umbria. Dal 2020 membro dell'Osservatorio Formazione dell'Associazione Italiana Biblioteche. Autore di diversi articoli e interviste per Insula Europea sul tema degli archivi, delle biblioteche e del digital lending.

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http://vegajournal.academia.edu/MarioCoffa