«Non sono scrittrice, ma la mia “poesia” ha “storia”. Non ho immaginazione. Ma sento bene. Ho iniziato con la trascrizione delle voci femminili della mia infanzia. Mi sono tanto divertita facendole raccontare la propria storia. Se nella prima parte c’è tanto chiasso (cinque donne, anche se una di loro era morta, possono fare tanto baccano), nella seconda parte c’è tanto silenzio. Ho tolto i calzini alla sposa e l’ho abbandonata. Ci è voluto tanto tempo fino a quando sono riuscita a catturare la sua voce diurna, come mi diletto a dire. Attraverso la scrittura tengo il ritmo con me stessa» (Adela Greceanu). Lingua originale: rumeno |
L'autore

Ultimi articoli
avvenimenti2022.06.02Prospettiva Pasolini (giugno)
avvenimenti2022.05.16UpCycle. Quando l’arte reinventa il mondo
avvenimenti2022.04.29Prospettiva Pasolini (maggio)
avvenimenti2022.03.31Prospettiva Pasolini (aprile)