La protagonista Alice inizia raccontando, nel prologo, di un regalo ricevuto dalla madre durante una visita a lei e al fratello, abbandonate anni prima: un puzzle difficilissimo di un’isola, senza bordi per facilitarle il compito. Passiamo poi all’Alice adulta: il suo matrimonio con l’ipocondriaco Louis, le (dis)avventure su un’isola pressoché deserta proprietà del misterioso Tomas, collega del marito, nelle cui braccia finisce, come anche in quelle del corriere su elicottero. Dopo la morte di Louis, colpito in testa da una noce di cocco, conosce al funerale un ex-cantante con cui intraprende un viaggio verso il sud e inizia delle peregrinazioni che la portano a conoscere una serie di bizzarre figure: un cameriere colpevole di aver fatto morire dissanguata (per errore) la nonna, un criminale in fuga, una guardia notturna. Tutti paiono voler qualcosa da Alice, che invece pare sempre più incerta di quello che vuole avere e di dove vuole andare. Romanzo d’esordio di temperie vagamente postmodernistica della poetessa fiamminga Els Moors (1976), dall’andamento desultorio e divagante, senza un centro propulsore, in stile umoristico e ricco di understatement. Lingua originale: olandese |
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