Pasolini e Matera. Il racconto della mostra, a cura di Marta Ragozzino e Giuseppe Appella. Torini, Allemandi, 2020
Non avendo trovato in Palestina la cornice giusta per ambientare il suo Vangelo secondo Matteo, Pier Paolo Pasolini scelse di realizzare gran parte del film nell’Italia meridionale, dove era riuscito a riconoscere, seguendo il principio dell’analogia, i contesti più adatti alle scene che intendeva girare. Per questo, nel 1964, dopo aver effettuato le prime riprese vicino a Roma, il regista scese in Sicilia, in Calabria e in Puglia, fermandosi prevalentemente in Basilicata, dove girò le scene più significative del film. Tra i posti prescelti Barile, ma soprattutto Matera, la città dei Sassi, considerati allora una “vergogna nazionale” per le tremende condizioni di vita dei loro abitanti.
Questo volume appena uscito non è solo il catalogo della mostra realizzata a Matera nel 2014 per ricordare i cinquant’anni del film, ma anche un utile strumento per comprendere le vicende del film, le sue tecniche di realizzazione, nonché i rapporti tra Pasolini e l’arte contemporanea.
Pier Paolo Pasolini e le nuove tecniche d’immagine
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