Nei giorni dopo la scomparsa di Umberto Eco oltre a considerare quanto la morte è presente nella sua opera, sia come oggetto di riflessioni filosofiche sia come motivo nei romanzi, mi sono resa conto che questa tematica della morte si ricollega alla sua idea della narrativa come un gioco, in cui ogni mondo possibile ne apre al lettore altri possibili e altri ancora, in una serie di rinvii che allontana o differisce l'inevitabile momento della morte e che nel contempo punta oltre.
Autore: Ulla Musarra Schroeder
Ulla Musarra-Schroder ha insegnato scienze letterarie all'Università di Nimega (Olanda), e all'Università di Lovanio (Belgio). Si è specializzata soprattutto in teoria della letteratura e narrativa moderna e contemporanea. Ha partecipato come relatrice a molti congressi e ha pubblicato numerosi articoli su scrittori scandinavi, francesi, italiani (Italo Svevo, Luigi Pirandello, Italo Calvino, Umberto Eco, Claudio Magris, tra gli altri). I suoi libri più importanti sono: Le roman-mémoire moderne. Pour une typologie du récit à la première personne, Holland University Press, Amsterdam 1981; Narciso e lo specchio. Il romanzo in prima persona, Bulzoni, Roma 1989; Il labirinto e la rete. Percorsi moderni e postmoderni nell'opera di Italo Calvino, Bulzoni, Roma 1996; Italo Calvino fra i cinque sensi, Franco Cesati Editore, Firenze 2010. Ha collaborato recentemente a vari volumi di saggi sull'opera di Umberto Eco.