Non vorrei pontificare al rispetto, perché penso che non tutti debbano trovare consolazione nei libri. Infatti, a volte mi danno fastidio certe congetture che si celano dietro la promozione istituzionale o mediatica della lettura. Innanzitutto perché spesso l'incitamento alla lettura sembra partire dal presupposto che la gente non legge, quando probabilmente nel corso della storia mai si è letto così tanto e attraverso così tanti mezzi e formati come oggi. Immagino che sia un modo per invogliare le persone a leggere alcuni libri e non altri, alcune cose e non altre.
Autore: Marco Paone
Marco Paone è docente di lingua spagnola e codirettore del Centro di Studi Galeghi presso l’Università degli Studi di Perugia. Nelle sue ricerche si è interessato a questioni di storiografia letteraria, relative ad aspetti di circolazione, migrazione e traduzione nel contesto italiano e iberoamericano. È uno dei fondatori di Umbria Poesia e Ultramarinos (Follas Novas: Santiago de Compostela, 2014) è il titolo della sua prima raccolta di poesie.
Marco Paone intervista Daniel Cundari
Ho vissuto per tanti anni all'estero, ma sono anche molto presente nel tessuto sociale della mia terra. La letteratura in Calabria è politica, teatro, sangue, impegno civile, passione. Essa si scontra ogni giorno con il mito e la religione, poiché è animata dall'irrazionale e dalla magia popolare.