conversando con...

Marco Paone intervista María do Cebreiro

Non vorrei pontificare al rispetto, perché penso che non tutti debbano trovare consolazione nei libri. Infatti, a volte mi danno fastidio certe congetture che si celano dietro la promozione istituzionale o mediatica della lettura. Innanzitutto perché spesso l'incitamento alla lettura sembra partire dal presupposto che la gente non legge, quando probabilmente nel corso della storia mai si è letto così tanto e attraverso così tanti mezzi e formati come oggi. Immagino che sia un modo per invogliare le persone a leggere alcuni libri e non altri, alcune cose e non altre.