Una stampa popolare ritrae sant’Anna, madre di Maria (e sposa di Gioacchino), che insegna alla piccola a leggere (e a scrivere). Un’immagine carica di tanta tenerezza familiare, di tanto affetto materno (e filiale), indipendentemente dal fatto che la bambina ritratta, in atteggiamento discente, è la futura madre di Gesù il Cristo. La Madonna, Vergine e… Continue reading Sant’Anna, Maria e Gesù che lingua utilizzavano?
Categoria: Letture
Il culto popolare di san Paolo attraverso evidenze documentali e iconografiche
Coppa "Contra veleno" in Terra di Malta (Museo di Palazzo Poggi di Bologna) Il culto “popolare” di san Paolo e il tarantismo Nella Terra del rimorso[1], il tarantismo osservato sul campo risulta per Ernesto de Martino “sincretisticamente combinato con il culto dei santi cattolici, segnatamente con S. Paolo, nella cui cappella di Galatina convengono ogni… Continue reading Il culto popolare di san Paolo attraverso evidenze documentali e iconografiche
Ismail Kadare e Dante (inevitabilmente)
La recente scomparsa dello scrittore albanese Ismail Kadare (1936-2024), avvenuta a Tirana il primo luglio scorso, ha lasciato orfana l’Europa intera, poiché con lui è scomparso uno degli ultimi intellettuali che hanno vissuto direttamente l’esperienza della repressione comunista, e che hanno saputo alzare la propria voce, anche a costo dell’esilio, contro ogni forma di totalitarismo.… Continue reading Ismail Kadare e Dante (inevitabilmente)
Dalle carte alla scrittura: la tappa romana del viaggio italiano del giovane Mozart
In occasione della conferenza tenuta presso la Fondazione O. Carletti Bonucci di Perugia il 23 maggio u.s. ho voluto proporre al pubblico una conversazione dal titolo: Dalle carte alla scrittura: la tappa romana del viaggio italiano del giovane Mozart. Quello che mi premeva era, infatti, raccontare il lavoro di ricerca nei fondi della Biblioteca Apostolica… Continue reading Dalle carte alla scrittura: la tappa romana del viaggio italiano del giovane Mozart
“Piuttosto che” disgiuntivo in Gadda
Séguita, non sine quare, a suscitare il biasimo dei grammatici e lo sdegno degli amatori dell’italiano l’uso della locuzione congiuntiva piuttosto che non già come introduttrice di proposizioni avversative e comparative, ma col medesimo valore disgiuntivo di o, oppure, per indicare un’alternativa equivalente anziché preferenziale, come nella frase Sono favorevole all’ingresso in Italia dei rumeni… Continue reading “Piuttosto che” disgiuntivo in Gadda