conversando con...

Roberta Alviti intervista Fernando Aramburu

È la storia di sempre. L’aggressore è convinto che la sua causa sia giusta, la qual cosa trasforma automaticamente l’aggredito in un individuo che meritava l’aggressione. Passa il tempo e la società riconosce l’umanità di coloro che hanno subito il danno. Si prende coscienza del fatto che la vittima, oltre a essere un poliziotto, un politico con un determinato orientamento, un imprenditore, era una brava persona, aveva dei figli, aiutava gli altri, esercitava il proprio diritto alla vita.