Una chiacchierata da remoto tra Germania e Roma con la mediazione del Salento: Jan Dost a colloquio con Angiola Codacci-Pisanelli, con la traduzione dall’arabo di Agron Argentieri, che del poeta curdo-siriano in esilio a Bochum ha curato anche l’edizione di Poesie che la guerra ha dimenticato in tasca al poeta (Musicaos).
Ricordi di pace e di violenza, impegno in versi e prosa per la memoria del popolo curdo, empatia con la natura riecheggiano anche nella lettura di alcune poesie che ben esprimono la poetica di Dost: il senso di fratellanza tra uomo e ambiente che lo porta a dare la parola ai crisantemi impauriti dai carri armati, e a piangere con la stessa tenerezza la morte della madre e la rondine che torna alla casa bombardata e non sa più dove fare il nido.
Qui di seguito il link all’evento
https://www.festivalpoesiambientale.eu/events/reading-con-jan-dost/
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