Il 15 dicembre 2023, dalle ore 10:00, presso l’edificio Marco Polo della Sapienza – Università di Roma (Aula T03), si terrà la tavola rotonda “Angelo Maria Ripellino letto dai giovani studiosi”, promossa dal Dottorato in Studi germanici e slavi. L’evento vedrà protagonisti giovani studiosi e studiose dei dottorati della Facoltà di Lettere e Filosofia, che rifletteranno sul lascito poetico, critico e intellettuale di Angelo Maria Ripellino (1923-1978), a cento anni dalla sua nascita.
La giornata si articolerà in due sessioni – “Eredità e canone” e “Poetica e stilistica” – che, attraverso alcuni casi di studio, si propongono di riflettere sulle seguenti questioni: l’attualità dell’eredità critica di Ripellino; l’influsso della sua opera nella costruzione della percezione italiana delle letterature e dello spazio slavo; il lavoro di Ripellino alle antologie e la loro influenza; Ripellino mediatore culturale; il rapporto con gli scrittori slavi e con gli editori italiani; la critica al regime sovietico e la decostruzione del canone realsocialista; il suo apporto alla riabilitazione degli scrittori non allineati e alla loro conoscenza in Italia; Ripellino come innovatore nel campo della scrittura accademica; la sua ricerca di forme al confine fra saggistica e poesia/narrativa; Ripellino poeta e prosatore: problemi di poetica e stilistica; Ripellino traduttore: questioni testologiche e traduttologiche.
Interverranno, nell’ordine: Luca Veronesi (“Deržavin: un’anomalia settecentesca nel Novecento di Ripellino”); Rukya Mandrile (“Ripellino contro il vuoto. Pratiche ripelliniane nella decostruzione del realismo socialista”); Marta Belia e Angela Mondillo (“Il Ripellino boemista e la singolarità dei suoi studi su Halas e Holan”); Martina Mecco (“Ripellino saggista: scritti di letteratura ceca”); Alessandro Pulimanti (“Voci, versi, richiami: la Praga magica di Ripellino”); Riccardo Mini (“Tu mi vestirai d’argento. Ripellino traduttore di Blok”). Moderano Paola Ferrandi e Maria Teresa Badolati.
L’evento è organizzato dai dottorandi in Studi germanici e slavi, con il coordinamento scientifico del prof. Emilio Mari (Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali).
Edificio Marco Polo (ex Sede Poste)
Viale dello Scalo S. Lorenzo, 82 00159 Roma
Contatto: emilio.mari@uniroma1.it
Sito web: https://phd.uniroma1.it/web/STUDI-GERMANICI-E-SLAVI_nD3567_IT.aspx
Profilo di Angelo Maria Ripellino di Barbara Ronchetti
Angelo Maria Ripellino (Palermo, 4 dicembre 1923 – Roma, 21 aprile 1978), poeta, traduttore, saggista, studioso di letteratura e teatro russo, ceco ed europeo, animatore partecipe della scena culturale italiana del suo tempo, autore di celebri saggi critici, di raccolte di poesie, articoli specialistici, interventi e recensioni, è una figura essenziale nel panorama letterario del Novecento. Nel 1937 si trasferisce a Roma con la famiglia, dalla nativa Palermo. Frequenta il Liceo Ginnasio Giulio Cesare e nel 1945 si laurea in Lettere con Ettore Lo Gatto presso La Sapienza, con una tesi sulla poesia russa del Novecento, entrando fin da studente in contatto con gli ambienti artistici e intellettuali della capitale, intervenendo su prestigiose riviste e testate giornalistiche. Collaboratore instancabile dei maggiori editori, e in particolare consulente di Einaudi per le letterature slave, contribuisce in modo significativo alla diffusione delle lettere slave in Italia. Dopo aver ricoperto alcuni incarichi di insegnamento a Bologna e al Magistero di Roma, nel 1961 succede come professore ordinario a Ettore Lo Gatto, nella cattedra di Lingua e letteratura russa presso la Facoltà di Lettere della Sapienza. Il suo indiscusso magistero come studioso, traduttore, docente e uomo di cultura ha saputo creare, nelle aule e al di fuori di esse, un interesse e una passione per le lettere slave, presentando, spesso per la prima volta, i maggiori scrittori cechi e russi del Novecento. Fra le pubblicazioni più celebri, che hanno segnato il suo tempo, ricordiamo le poesie di Pasternak, la prosa di Belyj, la poesia ceca contemporanea, la poesia russa del Novecento, Majakovskij e il teatro russo d’avanguardia, Il trucco e l’anima (Premio Viareggio 1965), le poesie di Blok, di Chlebnikov, di Holan, Praga magica. Ripellino ha saputo ammaliare diverse generazioni di studenti, in una lingua sapientemente intessuta di riferimenti culturali raffinatissimi, con qualità incantatorie da autentico narratore. La sua conoscenza dell’Europa centrale e orientale (oltre che della Russia e della Cecoslovacchia, anche della Polonia), l’immensa erudizione, le vaste competenze in molti campi del sapere, gli hanno permesso di acquisire prestigio e ammirazione nel mondo accademico internazionale. Il suo sguardo ironico e curioso verso le realtà artistiche e culturali contemporanee lo hanno posto in dialogo con i protagonisti delle avanguardie italiane, slave ed europee, che egli ha contribuito in modo significativo a far conoscere a un pubblico ampio di lettori. La centralità della sua personalità critica nella formazione di diverse generazioni di slavisti italiani, la sua presenza sulla scena artistica romana che egli sapeva mettere in contatto con le aule universitarie, il suo ruolo di intellettuale attento ai fatti drammatici della storia est europea del secondo Novecento, la poliedricità dei suoi interessi e dei suoi interventi, la sua eredità di poeta e traduttore, lo consacrano come protagonista del Novecento italiano ed europeo. La produzione scritta di Angelo Maria Ripellino è ampia e multiforme, copre vari campi della conoscenza e si misura con generi diversi di scrittura. La prima bibliografia delle sue opere è stata raccolta da Cesare G. De Michelis fin dal 1983, per commemorare il quinto anniversario della morte, registrando più di 500 voci. La rassegna è stata poi notevolmente arricchita, ampliata e rivista da Antonio Pane nel 2004, in un successivo aggiornamento del 2007, e riedita nel 2020 (i primi due contributi sono consultabili sulla rivista online “eSamizdat”, 2004, (IV) 2: https://www.esamizdat.it/ojs/index.php/eS/issue/view/17/18 e 2007, (V), 1-2: https://www.esamizdat.it/ojs/index.php/eS/issue/view/12/14 ; il terzo è disponibile sul numero XXVIII della rivista “Russica romana”, pp. 87-133. In occasione dei cento anni dalla sua nascita, ci è sembrato importante chiudere questo anno di celebrazioni rendendo omaggio ad Angelo Maria Ripellino attraverso la lettura che del suo lavoro offrono giovani studiosi della Sapienza. Un dialogo a distanza con questo fecondo intellettuale, poeta ed eminente maestro del nostro Ateneo, punto di riferimento per la nostra comunità scientifica, che ancora porta il segno della sua eredità nella slavistica, negli studi di teatro e spettacolo e di italianistica contemporanea.
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