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Fiorella Iacono, “Tito, magnifico arciere”

Fiorella Iacono, “Tito, magnifico arciere”
Foto e video Testo di Andrea Gibellini
Collaborazione video Cristina Bergamini

L’Associazione TRAleVOLTE è lieta di ricordare l’artista Tito Amodei con la mostra “Tito, magnifico arciere” della fotografa e video-maker modenese Fiorella Iacono, testo del poeta Andrea Gibellini e la collaborazione al video di Cristina Bergamini. In questa mostra Fiorella Iacono ci racconta Tito attraverso immagini statiche e dinamiche. Un video ripercorre l’incontro e il dialogo con lo scultore. Il poeta Andrea Gibellini legge pubblicamente il suo testo che chiuderà la serata di questa mostra interdisciplinare.

Ferdinando Amodei (Colli a Volturno 1926 – Roma 2018), in arte Tito, è stato un pittore, scultore, e incisore. Membro della Comunità Passionista della Scala Santa, ha vissuto dal 1966 a Roma. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, inizia nel 1964 l’attività espositive in Italia e all’estero. Molta della sua produzione artistica è stata assorbita da grandi decorazioni in spazi pubblici, specialmente in chiese (affreschi, vetrate, mosaici). Privilegiando la passione di Cristo, sia in pittura che in scultura, si segnalano le Via Crucis in bronzo nei Sassi di Matera ma anche il grande fregio di 30 metri in terracotta del Collegio Massimo all’EUR (Roma) e il mosaico (250 metri quadrati) nel Santuario di S. Maria Goretti (Nettuno). È stato impegnato anche in opere di carattere civile, come in monumenti per i caduti. Del suo lavoro si sono occupati scrittori e critici notissimi, pubblicando monografie sulla sua arte. Nel 1970 fonda a Roma, attigua alla Scala Santa, Sala 1 centro di arte contemporanea sperimentale. Nel 1962, per le Edizioni De Luca di Roma, pubblica un’antologica sulla Passione del Signore nell’arte contemporanea da cui fu tratto un documentario premiato alla Biennale di Venezia. Tito è stato accademico pontificio dei Virtuosi al Pantheon e consulente alla CEI per l’edilizia per il culto. Ha inoltre pubblicato diversi studi sulla Scala Santa e scritto d’arte in riviste di informazione religiosa. Le sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche e nelle raccolte di prestigiosi musei del mondo, tra le quali: Albertina di Vienna; Art Gallery e Museum Kelvingrov di Glasgow (Scozia); Museo di Arte Moderna di Tel Aviv; Museo di Gand, Belgio (Raccolta di Jan Hoet); Musei Vaticani; Museo Stauros di San Gabriele; Museo Bargellini di Cento; Museo Nazionale della Grafica di Roma; Collezione della Farnesina – Ministero degli Affari Esteri; Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma; MUSMA – Museo della Scultura di Matera.

Fiorella Iacono è nata a Modena dove vive. Si è laureata in Filosofia con una tesi sulla poetica di William Burroughs. Ha collaborato con il quotidiano Il Manifesto occupandosi di arte contemporanea. Ha catalogato le foto di Cesare Leonardi per l’Atlante del Duomo di Modena (Panini, 1985) in occasione di “Quando le cattedrali erano bianche”. Ha partecipato a rassegne fotografiche tra cui Fotografia Europea a Reggio Emilia (Beareble Lightness, 2011; Goli Otok, 2014; Foresta Primitiva, 2015; Sentiero Terrestre, 2016, Numi, 2017. Microtopie, 2018) e a mostre collettive (Lands, 2014, Spazio On/Off Parma; Heim, Spazio Home; 2014; Contrasti, 2015, Villa Benvenuti, Modena). Nel 2015 ha presentato Providence, video installazione, presso il WoPa Contemporary di Parma e ha realizzato il docufilm Nella foresta delle immagini selezionato al Boddinale Film Festival di Berlino. Nel 2016 ha presentato a Genova Numi, presso lo Studio Incantations ed ha curato per Lenz Fondazione un progetto di documentazione fotografica all’interno dell’Ala Napoleonica dell’ex-carcere San Francesco di Parma per lo spettacolo Autodafé. Nel 2017 ha esposto presso la Galleria Gate 26A di Modena e ha documentato, come curatrice dell’immagine fotografica per le creazioni site-specific, le rappresentazioni teatrali Purgatorio (Crociera ex Ospedale Vecchio già Archivio di Stato di Parma), Paradiso (Ponte Nord di Parma) e Il grande teatro del mondo (Teatro Farnese di Parma). Studio su ghiaccio e ombre (2018) è presente nella rassegna di videoarte La superficie accidentata presso Fourteenart Tellaro a cura di Gino D’Ugo (Maggio 2019). Il suo lavoro Autodafé è presente a Grenze Arsenali Fotografici, Verona. Meditazioni è esposto a Roma presso lo Spazio La Camera Verde (ottobre 2019). Nel 2020 ha presentato Macchine – fiumi – stati di natura alla Ca.Os Gallery Modena e Fantasie Oscure presso il Lab-Art di Reggio Emilia. Nel 2021 Foresta Primitiva a Riaperture Off Ferrara e Prefigurazioni a Fondazione Lenz Parma. Nel 2022 ha esposto Incanto presso la Libreria del Portone a Reggio Emilia in occasione di Fotografia Europea e Lo stato delle cose presso la Galleria B4 di Bologna.

La mostra si inaugura mercoledì 24 gennaio 2024 alle 18,00, e sarà aperta al pubblico fino al 9 febbraio 2024 dal lunedì al venerdì dalle 16,00 alle 19,00.

Associazione TRAleVOLTE
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