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Nina Maroccolo, AnimaMadre

Giovedì 18 aprile, alle ore 19:00, si inaugura presso l’Associazione TRAleVOLTE la mostra di Nina Maroccolo AnimaMadre, a cura di Claudio Crescentini e Plinio Perilli.

La mostra si svolge nell’ambito degli eventi per l’Earth Day 2024, la più grande manifestazione ambientale del pianeta a suo tempo promossa dal Presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy, ma nata ufficialmente nel 1970, e che coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Esposizione globale basata sul senso reale delle mutazioni climatiche della natura nell’esemplarità dell’eucalipto e dalle sue variazioni cromatiche, strutturali e intellettive che diventano arte per mezzo degli artifici tecnico-concettuali messi in atto dall’artista.

AnimaMadre riassume in particolare l’esplorazione sinergica tra più forme d’arte che l’artista ha sempre voluto perseguire senza mai circoscrivere la ricerca ad un unico ambito linguistico, dove in primo piano s’individua l’incontro con la Natura mediato dall’Arte che innalza i valori della comprensione, della compassione e reciprocità della Persona con la Natura stessa.

Nina Maroccolo ha operato con costanza sul tema della natura, elaborando ricerche en plein air, concetti ed elaborazioni visuali di grande forza evocativa e intensità spirituale. Il fermo-immagine dell’‘oggetto’ naturale che ha impiegato nella sua fotografia ha permesso all’artista di rileggere la natura nel suo continuo mutamento. L’aria, la luce, le muffe, la sedimentazione naturale, i legni elaborati diventano esplorazione iconografica, gioco cromatico, arricchimento culturale tradotto in arte. Un’esplorazione intimamente legata alla natura offesa, ai temi dell’ambiente e dell’ecosistema mondiale, ma che affronta anche emergenze sociali e di forte denuncia civile: fino alle estreme conseguenze del tema del collasso cosmico, per una nuova epica rivoluzionaria basata sulle doti salvifiche della natura.

L’esposizione comprende opere fotografiche e piccole installazioni in teca. Queste ultime sono opere in miniatura, risultati di una ricerca legata alla creazione di una nuova alchimia della materia. La volontà di liberare una nuova essenza dello spirito, della visione e del concetto di origine. Fotografie, percorsi iconografici non-figurali, strutture totemiche e mandala, ricreati mediante l’utilizzo degli scarti vegetali e sedimentazioni arboree, riletti dalla Maroccolo come lacerazioni o meglio ‘macerazioni’, date dal ‘principio dello scarto’ della grandiosa Bellezza della Natura nel suo essere viva e palpitante.

Venerdì 10 maggio, dalle ore 18;00 alle 20:00 per il finissage della mostra sarà realizzato un reading no-stop di poeti e scrittori sui temi della pace e della salvaguardia del pianeta, WE ARE THE EARTH, a cura di Patrizia Chianese e Plinio Perilli.

Nnia Maroccolo (Massa 1966-Roma 2023), artista visiva, performer, scrittrice e poetessa, nella sua carriera artistica ha sempre unito l’estro creative con la preparazione multimediale. Ha studiato “Decorazione pittorica e fotografia d’arte” all’Accademia di Belle Arti di Firenze; ha lavorato nell’ambito del restauro su carta a Palazzo Spinell, ancora a Firenzei; ha appreso ed esperito l’arte dell’intaglio e dell’intarsio su legno tenero presso le botteghe degli artigiani fiorentini. È stata mezzo soprano nel coro a otto voci della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, per la direzione del M° Don Luigi Sessa. Ha fatto parte dell’etichetta discografica indipendente CPI, della City Lights Italia, consorella europea della storica City Lights fondata da Ferlinghetti a San Francisco. Membro fondatore del gruppo artistico-sperimentale ATEM, dieci anni fra parola, musica e performances dal vivo. Artista in continua esplorazione, Nina Maroccolo ha condotto per anni una ricerca legata alla simbologia e alla metamorfosi stessa della Natura. Tra le sue pieces teatrali, interpretate e cantate, ricordiamo almeno l’estemporanea Partitura per ferro e terra dedicata all’opera dello scultore Jaume Plensa, Teatro Limonaia (Firenze 2002). Annelies Marie Frank (dal suo libro omonimo), Teatro Vascello (Roma 2005). Nastro – Omaggio a Giacomo Manzù (Salone del Libro, Auditorium DM, Torino 2012), cortometraggio per voci recitanti, Stefano Amorese e Nina Maroccolo, elettronica, corto/videoarte. Regia di István Horkay, musica del M° Daniele Venturi. ME DEA, testo e regia di Marco Palladini. Con Nina Maroccolo e Giulia Perroni (Teatro Aleph, Roma 2014). Al suo esordio cinematografico come protagonista del film d’arte LA SESTA VOCALE. Regia di Iolanda La Carrubba, colonna sonora di Gianni Maroccolo: opera finalista al “Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2013” nella rassegna Director Lounge DL9. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Il carro di sonagli (City Lights Italia 1999), Annelies Marie Frank (Empirìa 2004), teatro, con una lettera di Alda Merini. Illacrimata (Tracce 2011), poemetti, prefazione di Paolo Lagazzi. Animamadre (Tracce 2012), romanzo, prefazione di Fabio Pierangeli. Malestremo – Sedici viaggi nell’Altrove (Tracce 2013), racconti, prefazione di Marco Palladini. Numerose le mostre a cui ha partecipato fino all’ultima monografica-tematica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, La Rivoluzione degli eucalipti (2021). Nel 2024, in sua memoria, è stato attivato il Premio Nina Maroccolo.

TRAleVOLTE Associazione di Promozione Sociale
Piazza di Porta San Giovanni, 10 – 00185 Roma
dal lunedì al venerdì ore 16,00-19,00 –
tralevolte@gmail.com