Thomas Hakl, autore non di un’opera cartacea (almeno, non solo di opere cartacee) bensì di un’opera plastica e vivente, ovvero di intera biblioteca di circa 48.000 volumi dall’evocativo nome Octagon (https://www.hthakl-octagon.com), possiede un suo di paradosso, altrettanto efficace, altrettanto diretto e ce lo spiega quando ci ricorda, come se fosse una verità lapalissiana, che «non sono io che possiedo una biblioteca ma è la biblioteca che possiede me».
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Biblioteche trasformative. Gabriele De Veris dialoga con David Lankes
Un bibliotecario professionista è definito dalla sua missione, dai metodi e dai valori che guidano il suo lavoro. Permettetemi di esaminarli uno per volta.