Penso di aver inciso e stampato alcuni chilometri di carta: in folio e sotto forma di libri d’artista, poi di tessuti.
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Editori a Bologna. Maria Gioia Tavoni dialoga con Antonio Bagnoli
Per citare Umberto Eco, la forma fisica del libro è assolutamente perfetta per l’utilizzo che ne deve essere fatto, come lo sono le forbici: immutate entrambe da oltre mezzo millennio, non cambieranno mai.
Il viaggiatore e il Tempo. Maristella Petti dialoga con Silvio Mignano
Probabilmente mi sento più romanziere ma sono più poeta.
Dalla letteratura alla patafisica. Maria Gioia Tavoni dialoga con Antonio Castronuovo
Il mondo della Patafisica nasce in Francia nella prima metà del Novecento e, a parte le suggestioni del fondatore Alfred Jarry, diventa qualcosa di “stabile” con la fondazione a Parigi nel 1948 del Collegio di Patafisica, che nacque grazie a docenti e studiosi: è dunque una sorta di accolita di persone assai serie, che hanno deciso di ritagliarsi uno spazio da dedicare all’ironia e – perché no – anche alla possibilità di lanciare qualche pasquinata al mondo della seriosità.
Pablo Pesado Rodríguez intervista Laura Villar Gómez
Uno dei temi fondamentali della città è la solitudine. Una solitudine che è di due tipi, individuale e collettiva.