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Paolo Laudisa, Serendipità

Paolo Laudisa, Serendipità
a cura di Antonello Tolve
opening | sabato 21 maggio 2022 ore 17:30
Via dei Monti di Pietralata 16 – Roma

La Fondazione Filiberto e Bianca Menna, il Lavatoio Contumaciale, la FUIS-Federazione Unitaria Italiana Scrittori e l’Associazione FigurAzioni, sono liete di annunciare Serendipità, un’importante antologica di Paolo Laudisa che si terrà nella sede romana della Fondazione, già Archivio Tomaso Binga, in via dei Monti di Pietralata 16, dal 21 maggio al 24 settembre 2022.

Il lavoro di Paolo Laudisa, almeno quello degli ultimi dieci o quindici anni proposto in questa sua preziosa antologica dedicata al concetto di serendipità, si concentra sul valore del colore inteso come entità intima e leggera, come scrittura scricchiolante che mostra, al suo interno, un repertorio grafologico (quello dell’artista) dove è possibile percepire tensioni, vibrazioni, luminosi rumori o cremosi stridori, lasciati (a volte lisciati) sulla tela e catalogati sotto i passi sicuri della pittura intesa come studio e stupore.

In questi suoi lavori recenti, Laudisa muove dall’assunto di dipingere un proprio trattato visuale a partire dal controllo del casuale e di dirigere la riflessione nell’ambito dello statuto primario di cui è fondata l’opera: il colore appunto, dato sulla superficie con plastica piattezza, con la volontà di spostare l’asse verso un terreno liminale che schiva la pratica antica della somiglianza (la rappresentazione tout court) e che contemporaneamente non rinuncia alla vitalità dell’illusione, agli insidiosi trabocchetti del linguaggio.

Paolo Laudisa, Serendipità
a cura di Antonello Tolve
21 maggio / 24 settembre 2022
Fondazione Filiberto e Bianca Menna, Via dei Monti di Pietralata 16Roma
info | www.fondazionemenna.it – +39 089 254707
orari di apertura (dal lunedì al giovedì), solo su appuntamento

 

Biografia dell’artista

Le esperienze pittoriche iniziali di Paolo Laudisa (Bari, 1951) confluiscono nella prima personale di rilievo alla galleria Cesare Manzo di Pescara nel 1975, in cui presenta una serie di lavori che mescolano il linguaggio della scrittura vera e propria con quello della gestualità segnica di derivazione informale. Sempre nel 1975, espone in una personale Paolo Laudisa presso la galleria Il Labirinto a Roma. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80 espone alla Galleria Bonomo di Bari. Esegue una grande installazione alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma per una performance di Colosimo dal titolo Il grande sonno del trapezista omaggio a Yves Klein, dove la galleria è diventata teatro monocromatico. Nello stesso periodo segue a Parigi un seminario di tre mesi tenuto da Gina Pane Sul corpo e lo spazio. L’esperienza si concretizza con una personale tenuta alla Galleria Jean-Luc Forain, in rue de Varenne, dove l’esposizione con l’aiuto spiazzante di luci poste all’esterno della galleria, attiravano l’attenzione del pubblico all’interno verso grandi opere monocromatiche. Nel 1984 realizza Sopravvento una mostra personale a cura di Antonio d’Avossa, a San Marino. Nel 1985 viene invitato dalla critica Lidia Merenik a tenere alla Galleria Comunale dell’Università di Belgrado Kulturnog Centra, una mostra personale dove ancora il lavoro s’impernia sul tema del colore assoluto, in questo caso sui fondamentali, giallo, rosso, blu. Nel 1986 realizza Una pittura immacolata a cura di Santa Fizzarotti alla Galleria Cesare Manzo. Nel 1988 realizza due importanti mostre personali: la prima, alla Galleria Wessel O’Connor LTD a New York, dove il tema della mostra è ispirato da un racconto di Borges (Blu Tigers) in cui si iniziano ad intravedere i pigmenti e le colle, dei segni sottostanti che in questo caso alludono come ad un residuo di geometria lineare, Arte, figlia della geometria scrive in catalogo Gregorio Magnani. La seconda, alla Galleria Lidia Carrieri di Roma, dal titolo Io che tiro con l’arco, a cura di Gregorio Magnani dove è chiaro già dal titolo il riferimento allo Zen, quindi ad una pittura più essenziale, allusiva di una dimensione celata. Nel 1989 espone alla Galleria Cesare Manzo lavori dal 1989 al 1990 con un testo in catalogo di Laura Cherubini, la stessa mostra viene portata nel 1990 alla Galleria Lucas a Gandia, poi al Museo della Cultura a Bellreguard e in fine, a Valencia alla Galleria Pascual Lucas. Sempre nel 1990, da Studio Legale a Caserta, con la personale Paolo Laudisa. Nel 1991, collabora, oltre che come artista invitato, alla realizzazione di Fuori Uso a Pescara con Cesare Manzo curata Achille Bonito Oliva. Nello stesso anno è invitato a Stoccolma dalla galleria Jean-Claude Arnault a lavorare sul luogo alla doppia personale HH Lim – Paolo Laudisa, con la presentazione di Achille Bonito Oliva che contemporaneamente tiene una conferenza su Transavanguardia / Superarte. Fra il 1992 e il 1996 realizza varie mostre personali fra le quali: Mostrava piccole perversità presso la Galleria Cesare Manzo (1992), Un silente apparire alla Galleria Del Vecchio (1995), Opere recenti (Monopoli, 1995). Lavora in questi stessi anni con la galleria Pasquale Lucas a Valencia dove espone anche al Museo de la Cultura. L’editore Andreas Papadakis, Clare Farrow & Nicola Hodges a Londra lo segnalano su New Art. Dopo una mostra collettiva su L’Arte contemporanea in Italia, al Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taiwan, il Museo acquista due sue opere che fanno parte dell’esposizione permanente. Nel 1998 si tengono contemporaneamente tre mostre personali al Palazzo Reale di Caserta: Laudisa, Cattani, Esposito, a cura di Walter Guadagnini, Achille B. Oliva, Renato Barilli. Nel 1999 hanno luogo due personali, l’una nella galleria Le Pleiadi di Mosé De Carolis e l’altra nella Galleria Cesare Manzo. Nel 2000 realizza una grande scenografia per il Festival del Mediterraneo. Sempre nel 2000 espone alla Galleria, Le Pleiadi. Nel 2003, realizza una mostra personale, Kerotakis a Roma nella galleria di Elisabetta Giovagnoni. Nel 2004, a Benevento, nella galleria Arts Events di Tonino de Maria ha luogo una mostra personale, Chiamami – Opere di un decennio a cura di Ferdinando Creta. Nel 2005 inizia a lavorare con la galleria Arte y Naturalezza di Madrid, collaborazione che prosegue nel 2006 con la realizzazione di 8 serigrafie e una cartella di 5 incisioni. Nel 2006 entra nella collezione della BNL e partecipa ad una collettiva organizzata dalla BNL a Bari a cura di Enzo Bilardello con Claudio Verna e Teodosio Magnoni. Sempre nel 2006, ha luogo la personale Pensando Bene a cura di Fedora Franzé, con un omaggio a Carmelo Bene, alla Sala Umberto, teatro storico di Roma. Nel 2008 hanno luogo le due mostre personali Paolo Laudisa | Recent works, nella Galleria Europart a Pittsburg, USA e Palombari del pensiero, da Ninni Esposito arte contemporanea, a Bari. Partecipa a una mostra internazionale di incisione a Sassari, al Palazzo della Frumentaria. Nel 2009, dopo la collettiva a cura dell’Ambasciata di Turchia a Roma, realizza una personale, Inside – Outside, a Istanbul nella Fassart Gallery della Sabanci Foundation. Sempre nel 2009 partecipa alla collettiva Sight 09, a cura di Enzo De Leonibus al Museo laboratorio Ex Manifattura Tabacchi di Città sant’Angelo e partecipa alla doppia personale con Michele Lostia, Spazialità dinamica a cura di Umberto Scrocca e Achille B. Oliva, a Kuwait City. Nel 2011 partecipa alla collettiva Seguendo il cammino di Marco Polo, alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, con una mostra in parallelo in Cina, a Hangzhou. Lo stesso anno, nell’ambito della 54° Biennale di Venezia, è ospite a Santa Scolastica a Bari, nel Padiglione Italia per le Regioni. Nel 2012 realizza una mostra personale di sole carte, La soglia della visibilità nell’ampio spazio della Galleria d’Arte di Güzelyalı – Konak, a Smirne in Turchia. Nel 2013 partecipa alla collettiva Tre Laudisa | Mumenthaler | Romano per l’inaugurazione della galleria Vart, a Trevignano e nello stesso anno ha luogo la sua mostra personale Melancholia da Ninni Esposito arte contemporanea, a Bari. Nel 2014 vince il Premio Michetti con l’acquisizione di un suo lavoro. Realizza una mostra personale Opere su carta e grafiche alla Sala Esposizioni Panizza di Ghiffa, (Verbania) e partecipa alla collettiva Riprendo il filo a cura di Elisabetta Giovagnoni nell’ambito del suo progetto itinerante Affittasi/Vendesi – Arteealtro. Nel 2015 hanno luogo due sue personali in Cina : la prima, una doppia personale Lv Zhongyuan | Paolo Laudisa al Gogone Palace di Pechino e la seconda Paolo Laudisa alla Pushi Gallery a Shanding. Sempre nel 2015, ha luogo la doppia personale Paolo Laudisa | Giuseppe Pulvirenti con Arteealtro, a cura di Elisabetta Giovagnoni, mostra sita in Via delle Mecenate 22 a Roma e una mostra personale Costruire dentro a Villa Faina, a San Venanzo. Nel 2016 è invitato in Cina, a Pechino, dalla International Printmaking Alliance (IPA), in qualità di artista incisore, alla mostra Selecting International Works che ha luogo all’Imperial Ancestral Temple Art Museum. Sempre nel 2016 hanno luogo le personali Artisti a confronto al Suzhou Jade Carving Art Museum, a Suzhou, Cina, e Clouds da Ninni Esposito Arte Contemporanea, Bari, Italia. Dal 2016 al 2020, viene nominato Expert Committee Member of the International Academic Printmaking Alliance (IAPA, Pechino, Cina). Nel 2017, ha una personale in Cina, Il colore non è limitato, presso la Fangyuan Gallery, sita nel 798 Art District di Pechino. Nel 2018 viene invitato in Cina, al Qingyun International Art Center, a Qingyundian, per una Residenza artistica e al CAFA, a Pechino, per un Workshop sul Monotipo. Nel 2019, sempre in Cina, a Kulangsu island, partecipa alla collettiva Parallel universe – Italian Contemporary Artworks Exhibition, che porta l’attenzione verso le varie forme di espressione dell’arte contemporanea italiana, costruendo una comunicazione diretta con la Cina. Nel 2020, partecipa alla collettiva Works of the Third International Academic Printmaking Alliance Exibhition al CAFA di Pechino entra nella Collezione del Museo della Permanente di Milano. Attualmente è Visiting Professor del CAFA, School of Fine Art of China Central Academy of Fine Art, Pechino, (2018-2025). Dal 2020 è vice Decano dell’International Printmaking Institute dello IAPA, International Academic Printmaking Alliance, Pechino. Di lui hanno scritto, tra gli altri, Sandra Fizzarotti, Licitra Ponti, Antonio D’Avossa, Gregorio Magnani, Lucilla Meloni, Lorenzo Mango, Luciano Caramel, Laura Cherubini, Ada Lombardi, Achille Bonito Oliva, Ida D’Agostino, Juan Angel Blasco Carascosa, Enrico Crispolti, Raffaele Gavarro, Micol Forti, Walter Guadagnini, Francesco Lodola, Antonello Tolve, Maria Vinella, Lia De Venere, Antonella Marino, Pietro Marino, Hakan Tartan, Valentina Bonomo.