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In Cina il Bel canto è vicino. Dialogo con Carlo Alberto Petruzzi

L’immagine di copertina è di Enrico Pulsoni

Carlo Alberto Petruzzi è un PhD student in Italian Studies alla University of Reading. I suoi interessi di ricerca riguardano la letteratura italiana, il teatro e l’opera. Ha curato il volume Carmelo Bene: una bibliografia (1959-2018) che ha ricevuto il “Premio Carmelo Bene” dalla Città di Campi Salentina ed il libro di Mario Masini I miei film con Carmelo Bene. Ha tradotto in italiano scritti di Guillaume Apollinaire e dei fratelli Goncourt ed ha fondato Italian Opera Librettos with Precise Word-by-Word Translation, la prima collana di libretti d’opera in traduzione cinese. Ha pubblicato su California Italian Studies, ItalicaJournal of Italian Cinema & Media Studies e Mimesis Journal.

 A quando risale l’idea di realizzare questa collana?

 Durante la pandemia insieme alla mia collega Stella Guo Chen ci siamo chiesti come poter essere d’aiuto a studenti che erano impossibilitati ad assistere alle lezioni ed abbiamo cominciato a lavorare a dei volumi per facilitare lo studio delle opere italiane da parte di studenti cinesi. Abbiamo quindi elaborato dei libri che oltre a riportare il testo originale ed la traduzione in cinese di tutto il libretto, includessero anche un riassunto della trama, accurate spiegazioni parola per parola e note esplicative che aiutassero a chiarire diversità culturali, personaggi storici o mitologici o eventi relativi alla storia d’Europa che sono centrali per una seria comprensione del libretto. Abbiamo insomma cercato di offrire degli agili strumenti che potessero essere d’aiuto a studenti che non necessariamente conoscono la lingua italiana in modo sufficiente. D’altra parte, la lettura dei libretti d’opera può talvolta risultare difficile anche per un italiano.

 Quante sono al momento le vostre pubblicazioni e come pensate di procedere in futuro?

Per il momento cerchiamo di concentrarci sulle opere più conosciute e rappresentate del repertorio tenendo in mente le esigenze di uno studente di conservatorio. Abbiamo già pubblicato otto libretti d’opera di alcuni dei più celebri compositori italiani: Donizetti (L’elisir d’amore), Leoncavallo (Pagliacci), Mascagni (Cavalleria rusticana), Puccini (La bohème, Tosca) e ovviamente Verdi (La traviata, Rigoletto, Il trovatore). Altri volumi sono in preparazione e speriamo che possano uscire nei prossimi mesi.

Vedo che già importanti biblioteche hanno acquisito le vostre edizioni; accade lo stesso con le Accademie di Belle Arti e i Conservatori, entrambi con una notevole presenza di cinesi, sovente non parlanti italiano?

Sì, abbiamo ricevuto numerosi riscontri positivi da parte di docenti di alcuni conservatori italiani che hanno suggerito l’utilizzo dei nostri volumi ai loro studenti. La comunità degli studenti cinesi è sempre più importante e siamo contenti che i nostri lavori possano essere utili. 

Ormai i cantanti cinesi sono una presenza fissa nei nostri teatri. Vi danno consigli specifici su come sviluppare la collana?

I nostri volumi nascono con l’intento di avvicinare gli studenti allo studio dei libretti d’opera. Abbiamo ricevuto dei suggerimenti molto preziosi da parte di alcuni musicologi e maestri collaboratori italiani che conoscono da vicino le esigenze dei cantanti stranieri. Spero che in futuro questa collana possa essere utilizzata anche da cantanti professionisti come supporto allo studio delle varie opere.

Le sono noti registi cinesi che dirigono l’Opera in Europa e in Italia?

Negli ultimi anni è cresciuto il numero di registi cinesi che lavorano in teatri europei. Nei conservatori in Cina sempre più giovani si appassionano alla regia d’opera ed è quindi probabile che in futuro vedremo molti registi cinesi presentare i loro lavori anche in Italia ed in Europa.

Quanto è faticoso, a suo avviso, l’ingresso e la rappresentazione del melodramma in Cina?

L’opera è sempre stata uno dei maggiori veicoli degli scambi culturali fra Italia e Cina ed il pubblico cinese è molto interessato all’opera italiana. In Cina sono presenti numerosi teatri d’opera e in realtà più grandi come Pechino o Shanghai sono state rappresentate tutte le opere più celebri del repertorio italiano (La Bohème, Aida, Nabucco, Rigoletto, Tosca, La traviata) e queste si trasformano spesso in opportunità per giovani studenti che hanno così la possibilità di partecipare a produzioni importanti. 

Peccato non aver saputo prima delle vostre edizioni, dal momento che insegnando Scenografia teatrale a studenti cinesi, ricorrevo alle traduzioni automatiche della rete

 

L'autore

Enrico Pulsoni
Enrico Pulsoni
Enrico Pulsoni è il direttore di Insula europea (http://www.insulaeuropea.eu/enrico-pulsoni/)