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“Arsenale”: un archivio da esplorare

L'immagine di copertina è di Enrico Pulsoni In un imprecisato giorno del mese di gennaio 1989, ha luogo in una casa privata romana una cena tra amici con un invitato d’eccezione: tra i commensali ci sono la poetessa e slavista Annalisa Alleva, lo scrittore Gianfranco Palmery, direttore della rivista letteraria “Arsenale” (il numero Zero è… Continue reading “Arsenale”: un archivio da esplorare

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Volontà d’archivio: l’autore, le carte, l’opera

La pelliccia del Petrarca Nella mitologia petrarchesca, cui le “vite” delle edizioni rinascimentali del Canzoniere erigono un monumento anche più celebre e duraturo delle stesse rime, ha un posto di tutto rilievo una pelliccia di vaio da cui il poeta non si staccava mai, e con cui viene rappresentata la sua morigeratezza di costumi, e… Continue reading Volontà d’archivio: l’autore, le carte, l’opera

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Corbellerie antidolorifiche. Un ritratto per i cinquant’anni di Palazzeschi (1885-1974)

In copertina Palazzeschi con Marinetti, Papini, Carrà e Boccioni (Ph. Nunes Vais, 1913) Una scintilla lenitiva, forse anche taumaturgica, scoccò nel gennaio 1914 quando Palazzeschi lanciò sulle pagine di «Lacerba» il manifesto futurista Il controdolore, la cui vena ludica e verbo-inventiva ne fanno una prosa di straordinaria bellezza, al cui centro spicca il messaggio che… Continue reading Corbellerie antidolorifiche. Un ritratto per i cinquant’anni di Palazzeschi (1885-1974)

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Marco Polo: il viaggio e il testo

L’immagine di copertina è di Enrico Pulsoni Il 9 gennaio di 700 anni fa Marco Polo dettava le sue volontà testamentarie al prete-notaio Giovanni Giustinian. Marco lasciava tutto alla moglie Donata Badoer, sposata intorno al 1300, e alle tre figlie Fantina, Bellela e Moreta (aveva anche un’altra figlia, Agnesina, probabilmente nata al di fuori del… Continue reading Marco Polo: il viaggio e il testo

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Lo stile oracolare degli algoritmi: non motivato, con scarse capacità semantiche e ambizioni penal-predittive

L'immagine di copertina è di Enrico Pulsoni Il lavoro trae origine da una lettura delle Operette Morali di Giacomo Leopardi il quale, già nel febbraio del 1824, scriveva in merito alla tecnologia e alla sua pretesa di poter sostituire gli esseri umani. Leopardi non svalutava affatto le scoperte scientifiche e tecnologiche; semmai egli rinunciava all’eccessivo… Continue reading Lo stile oracolare degli algoritmi: non motivato, con scarse capacità semantiche e ambizioni penal-predittive