avvenimenti · In primo piano

Quasi un haiku in prosa

La foto di copertina è di Sandro Allegrini Col suo ultimo libro, Vita mia (Rizzoli, 2024), Dacia Maraini svela il disegno unitario che presiede alla sua produzione narrativa di carattere autobiografico e memoriale, ricomponendo intorno a questo centro finora invisibile un’intera costellazione di opere, di grande suggestione e complessità, che riguardano gli anni della sua… Continue reading Quasi un haiku in prosa

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Fiction no-fiction: “Storia della colonna infame”

Ha goduto (e gode) di largo (e immeritato) successo il pamphlet della Storia della colonna infame, per presunte sue qualità storiche, nell’impianto complessivo e nello sviluppo strutturale, soprattutto, se letto in rapporto al romanzo, I promessi sposi, del quale costituirebbe un unicum narrativo. In realtà, quest’opera era nata come già collegata con il Fermo e… Continue reading Fiction no-fiction: “Storia della colonna infame”

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Lettera a Francesco Fiorentino a proposito del suo romanzo “Cinque giorni fra trent’anni” 

L’immagine di copertina è di Enrico Pulsoni Caro Franco, questa settimana ho letto per la seconda volta con piacere e divertimento il tuo romanzo. Sarò di parte, ma mi è molto piaciuto. Intanto mi ha un po’ spiazzato, e dunque incuriosito per come è costruito, sei riquadri al femminile, non autonomi e staccati, ma a… Continue reading Lettera a Francesco Fiorentino a proposito del suo romanzo “Cinque giorni fra trent’anni” 

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Il potere dell’incontro. Tra strategia romanzesca e riflessione morale

Con un incipit in medias res che stimola fin da subito la curiosità del lettore si apre il primo dei sei capitoli di Cinque giorni fra trent’anni, il nuovo romanzo di Francesco Fiorentino. Una telefonata inaspettata irrompe nella monotonia della vita adulta di Arturo, costringendolo all’improvviso a dover fare i conti con un passato la… Continue reading Il potere dell’incontro. Tra strategia romanzesca e riflessione morale

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A che punto è la notte. Dialogo con Roberto Gramiccia  

La notte più buia è un libro che attraversa i generi. Più che un saggio narrato – che pure mi pare formula efficace – lo definirei ‘romanzo di confine’, in equilibrio tra l’autobiografia genettiana, la meditazione intimistica e la riflessione politica. Ho l’impressione che la materia trattata, per complessità e ampiezza di sguardo, non potesse… Continue reading A che punto è la notte. Dialogo con Roberto Gramiccia